Stenosi carotidea 30 per cento cosa fare

Stenosi carotidea 30 per cento” come esito di una diagnosi può certamente spaventare. Ma non temere: non sei solo e, con le giuste precauzioni, puoi agire subito per proteggere la tua salute. Capire cosa fare significa prevenire complicazioni più serie e affrontare la situazione con consapevolezza.

Come capire se la stenosi carotidea 30 per cento sta progredendo

Spesso una stenosi al 30% è silenziosa. Può non dare sintomi evidenti, ma qualche segnale piccolo, quasi impercettibile, può comparire:

  • Vertigini improvvise o leggeri capogiri
  • Disturbi visivi momentanei, come visione offuscata o lampi di luce
  • Formicolii o debolezza a un lato del corpo

Se noti anche uno solo di questi sintomi, è importante non ignorarli. La valutazione precoce può fare davvero la differenza. Per una diagnosi chiara e affidabile, prenota subito un consulto negli studi del dott. Matteo Bossi a Milano, Verona o Catanzaro.

Fattori di rischio che puoi controllare

La stenosi carotidea non compare dal nulla. Ci sono fattori che aumentano il rischio, alcuni dei quali puoi gestire attivamente:

  • Ipertensione e diabete, da monitorare regolarmente
  • Fumo e sedentarietà: anche piccoli cambiamenti aiutano molto
  • Colesterolo alto, che può richiedere terapie mirate
  • Familiarità per ictus o malattie cardiovascolari

Agire su questi fattori è il primo passo concreto verso la prevenzione. Il dott. Bossi guida ogni paziente con programmi personalizzati, pensati per ridurre rischi e stabilire abitudini sane, senza stress.

Strumenti diagnostici chiave

Capire davvero la presenza di una eventuale stenosi carotidea 30% richiede strumenti sicuri e precisi. Alcuni test fondamentali sono:

  • Ecocolordoppler carotideo: valuta il flusso sanguigno e il grado di restringimento
  • TAC o RM angiografia: immagini dettagliate per una visione completa
  • Monitoraggio emodinamico: verifica costantemente la pressione e la circolazione

Il dott. Bossi utilizza questi strumenti con grande esperienza, interpretando i risultati per costruire il percorso più adatto a te. A Milano, Verona e Catanzaro, ogni valutazione è chiara, sicura e mirata.

Come gestire la stenosi al 30%

Per stenosi moderate, il trattamento è quasi sempre conservativo e attivo:

  • Controllo attento della pressione arteriosa
  • Statine e terapie antitrombotiche prescritte dal chirurgo
  • Stile di vita sano: dieta equilibrata, attività fisica regolare, riduzione dello stress

In alcuni casi selezionati, si può valutare un intervento chirurgico. Il dott. Matteo Bossi decide insieme a te se è necessario, spiegando ogni passaggio e rispondendo a tutte le domande, senza fretta.

Perché affidarsi al Dott. Bossi

Anche senza sintomi evidenti di una stenosi carotidea 30%, una visita specialistica è sempre utile. Il Dottor Matteo Bossi è Dirigente medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro della Società Italiana di Chirurgia Vascolare, della Società Europea di Chirurgia Vascolare e della Società Italiana di Flebologia.

Con lui, ogni paziente riceve un percorso su misura: dal controllo iniziale fino al monitoraggio continuativo. Le sue sedi:

Prenota adesso un consulto personalizzato e gratuito con il dott. Matteo Bossi. Scopri molto di più sui migliori trattamenti per le patologie arteriose qui.

FAQ

Stenosi carotidea 30% può causare ictus?

Sì, può aumentare il rischio, ma con monitoraggio e interventi preventivi mirati, puoi ridurre significativamente la probabilità di complicazioni.

Come monitorare la stenosi carotidea?

Attraverso ecocolordoppler periodico, esami clinici specialistici e controlli personalizzati dal chirurgo vascolare.

Quali farmaci aiutano a gestire la stenosi carotidea 30%?

Antipertensivi, statine e terapie antitrombotiche, sempre prescritti dal chirurgo dopo valutazione accurata.