Cliniche specializzate in trattamento della trombosi venosa profonda vicino a me

Cliniche specializzate in trattamento della trombosi venosa profonda vicino a me: se stai leggendo queste righe, probabilmente hai dubbi o timori legati alla tua circolazione. Non sei solo. Con un percorso guidato e personalizzato puoi affrontare la situazione in modo sicuro, prevenendo complicazioni e migliorando il tuo benessere.

Come riconoscere la trombosi venosa profonda e superficiale

La trombosi venosa profonda (TVP) interessa le vene profonde, soprattutto delle gambe, e può manifestarsi con:

  • Gonfiore improvviso della gamba
  • Dolore persistente o tensione nella zona colpita
  • Arrossamento o calore locale

La trombosi venosa superficiale (TVS) coinvolge invece le vene più vicine alla pelle e può causare:

  • Dolore localizzato
  • Gonfiore e arrossamento
  • Indurimento della vena

Se riconosci anche uno di questi sintomi, prenota subito una valutazione nelle cliniche specializzate del Dott. Matteo Bossi a Milano, Verona o Catanzaro. Una diagnosi precoce è essenziale per la sicurezza e l’efficacia del trattamento.

Fattori di rischio per la trombosi venosa

Alcuni fattori aumentano la probabilità di sviluppare TVP:

  • Immobilità prolungata, come viaggi lunghi o riposo a letto
  • Interventi chirurgici recenti, soprattutto ortopedici o addominali
  • Problemi di coagulazione ereditaria
  • Età avanzata e stili di vita sedentari

Per la TVS i principali fattori di rischio sono:

  • Vene varicose
  • Traumi o interventi medici locali
  • Fattori ormonali, come gravidanza o terapie sostitutive

Il Dott. Bossi ti guida nella gestione di questi fattori, con percorsi concreti e personalizzati nelle sue cliniche.

Diagnosi accurata nelle cliniche specializzate in trattamento della trombosi venosa profonda vicino a me

Per identificare correttamente TVP e TVS si utilizzano strumenti avanzati:

  • Ecocolordoppler venoso: analizza flusso sanguigno e presenza di coaguli
  • D-Dimero: test del sangue per frammenti di coagulo
  • Angiografia a risonanza magnetica (ARM): immagini dettagliate delle vene
  • Flebografia: radiografia con contrasto per una visione completa

Presso le cliniche del Dott. Matteo Bossi a Milano, Verona e Catanzaro, questi esami vengono interpretati con grande esperienza, costruendo percorsi terapeutici mirati.

Cosa rischi se non trattati la trombosi venosa

Trascurare TVP o TVS può portare a conseguenze gravi:

  • Embolia polmonare, potenzialmente letale
  • Sindrome post-trombotica, con gonfiore e dolore cronico
  • Ulcere venose, soprattutto nelle trombosi superficiali

Prenotando un consulto nelle sedi del Dott. Bossi puoi prevenire questi scenari e ricevere indicazioni precise su come gestire la tua condizione.

Trattamenti per trombosi venosa profonda e superficiale

Il Dott. Matteo Bossi propone approcci personalizzati:

Per TVP:

  • Farmaci anticoagulanti per prevenire nuovi coaguli
  • Trombolisi per sciogliere i coaguli già presenti
  • Filtri cavali per proteggere i polmoni dai coaguli

Per TVS:

  • Farmaci antinfiammatori per ridurre dolore e gonfiore
  • Scleroterapia per le vene varicose predisponenti
  • Trattamento compressivo con calze specifiche

In più, le cliniche del Dott. Bossi offrono procedure minimamente invasive come angioplastica e stenting, guidate da imaging avanzato per precisione e sicurezza.

Perché scegliere le cliniche del Dott. Matteo Bossi

Affidarsi a un esperto fa la differenza. Il Dottor Matteo Bossi è Dirigente medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro della Società Italiana di Chirurgia Vascolare, della Società Europea di Chirurgia Vascolare e della Società Italiana di Flebologia.

Presso le sue sedi puoi ricevere:

  • Diagnosi precise e personalizzate
  • Trattamenti su misura per TVP e TVS
  • Monitoraggio continuo e rassicurante

Scegli di svolgere un consulto gratuito a Milano, Verona o Catanzaro per ricevere un percorso completo, sicuro e personalizzato. La tua salute è la priorità.

Prenota adesso un consulto personalizzato e gratuito con il dott. Matteo Bossi. Scopri molto di più sui migliori trattamenti per le patologie venose qui.

FAQ – Cliniche specializzate e trattamenti per trombosi venosa

Dove posso trovare cliniche specializzate in trombosi venosa vicino a me?

Le sedi del Dott. Matteo Bossi a Milano, Verona e Catanzaro offrono percorsi completi e personalizzati per diagnosi e trattamento.

Quali esami servono per diagnosticare TVP e TVS?

Ecocolordoppler, D-Dimero, ARM e flebografia.

Quali trattamenti vengono proposti nelle cliniche specializzate?

Farmaci anticoagulanti, trombolisi, scleroterapia, calze compressive e procedure minimamente invasive guidate da imaging avanzato.

Cliniche specializzate lesioni trofiche

Cliniche specializzate lesioni trofiche
Se ti stai chiedendo dove puoi trovare cliniche specializzate in lesioni trofiche in Italia, sei nel posto giusto. Con un percorso mirato e guidato da esperti, è possibile gestire e trattare efficacemente queste problematiche, riducendo rischi e favorendo la guarigione.

Cliniche specializzate lesioni trofiche? Ma cosa sono le lesioni trofiche?

Le lesioni trofiche sono ferite croniche della pelle che spesso compaiono su gambe e piedi, causate da cattiva circolazione, diabete o neuropatie. Possono apparire come:

  • Ulcere aperte che non guariscono
  • Pelle fragile e secca attorno alla ferita
  • Gonfiore e arrossamento persistenti

Capire la natura della lesione è il primo passo per scegliere la clinica e il trattamento giusto. Presso gli studi del dott. Matteo Bossi a Milano, Verona e Catanzaro, puoi ricevere diagnosi precise e percorsi personalizzati.

Come scegliere una clinica specializzata

Non tutte le strutture hanno la stessa esperienza nella gestione delle lesioni trofiche. Alcuni criteri utili per scegliere:

  • Presenza di un chirurgo vascolare qualificato
  • Tecnologie avanzate per diagnosi e monitoraggio
  • Percorsi di trattamento personalizzati e follow-up strutturati

Il Dott. Matteo Bossi guida i suoi pazienti in ogni fase, garantendo attenzione e professionalità in sedi selezionate: IRCCS Ospedale San Raffaele, Punto RAF, V Medical e Ipazia Day Clinical Center.

Cliniche specializzate lesioni trofiche ed i fattori che influenzano la guarigione

Molti elementi possono rallentare la ripresa, tra cui:

  • Scarsa circolazione sanguigna
  • Diabete non controllato
  • Sedentarietà e cattiva alimentazione

Affidandoti a cliniche specializzate, come quelle del dott. Bossi, puoi monitorare e gestire attivamente questi fattori, aumentando le possibilità di successo del trattamento.

Trattamenti disponibili nelle cliniche specializzate

Le migliori cliniche offrono approcci multipli, combinando terapie conservative e interventistiche:

  • Medicazioni avanzate per favorire la rigenerazione cutanea
  • Terapie compressive personalizzate
  • Procedure chirurgiche mirate a migliorare il flusso sanguigno
  • Terapie rigenerative o innesti cutanei quando necessario

Prenota un consulto per valutare il trattamento più adatto a te a Milano, Verona o Catanzaro. Il dott. Bossi ti accompagnerà passo passo.

Perché rivolgersi al Dott. Matteo Bossi

Scegliere uno specialista con esperienza garantisce sicurezza e risultati migliori. Il Dottor Matteo Bossi è Dirigente medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro di importanti società vascolari e autore di pubblicazioni scientifiche accreditate. Le sue sedi ti offrono:

  • Diagnosi approfondite e personalizzate
  • Percorsi terapeutici mirati
  • Follow-up continuo e rassicurante

Prenota adesso un consulto personalizzato e gratuito con il dott. Matteo Bossi. Scopri molto di più sui migliori trattamenti per le patologie venose qui.

FAQ – Cliniche e trattamenti per lesioni trofiche

Dove posso trovare cliniche specializzate in lesioni trofiche in Italia?

Le migliori strutture si trovano a Milano, Verona e Catanzaro presso gli studi del Dott. Matteo Bossi, con percorsi completi e personalizzati.

Quali trattamenti vengono effettuati nelle cliniche specializzate?

Medicazioni avanzate, terapie compressive, procedure chirurgiche e innesti cutanei, sempre valutati caso per caso dal chirurgo vascolare.

Come scegliere la clinica giusta per una lesione trofica?

Verifica esperienza del chirurgo, disponibilità di tecnologie diagnostiche avanzate, percorsi personalizzati e follow-up strutturati.

Quali sono i migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica?

Quali sono i migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica?
Affrontare una lesione trofica può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni e un percorso guidato, puoi proteggere la tua salute e favorire una guarigione efficace. Iniziare presto è fondamentale: ogni piccolo gesto conta.

Come riconoscere una lesione trofica

Le lesioni trofiche spesso compaiono lentamente e non sempre danno dolore intenso. Alcuni segnali da non sottovalutare sono:

  • Ulcere persistenti su gambe o piedi
  • Pelle secca e fragile attorno alla ferita
  • Gonfiore o arrossamento locale
  • Formicolii o alterazioni della sensibilità

Se noti uno di questi sintomi, è consigliabile prenotare subito un consulto specialistico negli studi del dott. Matteo Bossi a Milano, Verona o Catanzaro. Una valutazione precoce accelera la guarigione.

Quali sono i migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica? Fattori di rischio che influenzano la lesione
Molti elementi possono peggiorare le lesioni trofiche. È importante conoscerli e agire:

  • Insufficienza venosa o arteriosa cronica
  • Diabete e neuropatie periferiche
  • Sedentarietà e cattiva alimentazione
  • Pregresse lesioni o traumi

Il dott. Bossi lavora con i pazienti per modulare questi fattori, costruendo percorsi personalizzati e realistici.

Trattamenti conservativi: come funzionano

I migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica iniziano spesso con approcci non invasivi:

  • Medicazioni avanzate che mantengono un ambiente umido ottimale
  • Terapie compressive personalizzate
  • Farmaci per stimolare la circolazione e ridurre l’infiammazione

Prenota una valutazione a Milano, Verona o Catanzaro per capire quale combinazione di trattamenti è più indicata per te.

Quali sono i migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica? Procedure interventistiche: quando servono

In alcuni casi selezionati, è necessario un approccio chirurgico o mini-invasivo:

  • Debridement chirurgico per rimuovere tessuti necrotici
  • Innesti cutanei o terapie rigenerative
  • Procedure vascolari per migliorare il flusso sanguigno locale

Il dott. Matteo Bossi valuta ogni caso singolarmente, spiegando ogni fase e garantendo sicurezza e comfort.

Monitoraggio continuo: la chiave del successo

Un trattamento efficace richiede un controllo regolare. Monitorare le lesioni aiuta a prevenire complicazioni e a verificare l’efficacia delle terapie. Gli studi di Milano, Verona e Catanzaro offrono percorsi di follow-up strutturati e chiari.

Quali sono i migliori trattamenti disponibili per una lesione trofica? Ecco perché scegliere il Dott. Matteo Bossi

Affidarti a un esperto fa davvero la differenza. Il Dottor Matteo Bossi è Dirigente medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro di importanti società vascolari italiane ed europee, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Presso le sue sedi puoi ricevere:

  • Diagnosi precise e personalizzate
  • Trattamenti su misura
  • Follow-up continuo e rassicurante

Prenota adesso un consulto personalizzato e gratuito con il dott. Matteo Bossi. Scopri molto di più sui migliori trattamenti per le patologie venose qui.

FAQ – Trattamenti delle lesioni trofiche

Quali sono i trattamenti più efficaci per le lesioni trofiche?

Le medicazioni avanzate, la compressione personalizzata, la terapia farmacologica e, in alcuni casi, procedure chirurgiche guidate da specialisti esperti.

Come posso accelerare la guarigione di una lesione trofica?

Agendo sui fattori di rischio, seguendo i protocolli del chirurgo vascolare e monitorando costantemente la ferita.

È necessario un intervento chirurgico per tutte le lesioni trofiche?

No, solo in caso di lesioni complesse o non rispondenti ai trattamenti conservativi. Ogni decisione è presa insieme al paziente.

Chi cura le vene varicose? Ecco tutte le risposte

Chi cura le vene varicose e cosa sono? Scopriamo insieme tutto su una delle problematiche vascolari più diffuse nelle donne. Quali sono le cause e i sintomi? Come affrontarle e risolverle, con il supporto dello specialista giusto. Oggi, in Italia, ne soffre il 60% delle donne. Le donne, purtroppo, soffrono di questa patologia in netta maggioranza. Ma che dire degli uomini? L’insufficienza venosa agli arti inferiori colpisce il 40% di loro!

Chi cura le vene varicose: tutto quello che un chirurgo vascolare deve dirti

Le vene varicose – delle quali abbiamo parlato già qui– si sviluppano quando le valvole presenti all’interno delle vene, che normalmente regolano il flusso del sangue verso il cuore, smettono di funzionare correttamente. Questo porta a un ristagno di sangue nelle vene superficiali, con conseguente dilatazione e deformazione dei vasi sanguigni.

Tra le principali cause e fattori di rischio troviamo:
Familiarità e predisposizione genetica – Se in famiglia ci sono casi di vene varicose, la probabilità di svilupparle è maggiore.
Squilibri ormonali – Le variazioni ormonali, come quelle che avvengono in gravidanza, menopausa o con l’uso della pillola anticoncezionale, possono indebolire le pareti venose.
Sedentarietà e scarsa attività fisica – Il movimento aiuta la circolazione sanguigna; al contrario, stare fermi per troppo tempo, sia in piedi che seduti, aumenta il rischio di vene varicose.
Sovrappeso e obesità – Un peso eccessivo esercita una pressione maggiore sulle vene, favorendone la dilatazione.
Età avanzata – Con il tempo, le vene perdono elasticità e diventano più vulnerabili al malfunzionamento delle valvole.

Vene varicose sintomi: quali segnali bisogna considerare

Chi cura le vene varicose sa che non si tratta di semplici problemi estetici, ma possono essere accompagnate da sintomi fastidiosi e, in alcuni casi, portare a complicanze più gravi.

Ecco i segnali più comuni da non sottovalutare:
Vene evidenti e dilatate – Generalmente di colore bluastro o violaceo, compaiono soprattutto su polpacci e cosce.
Sensazione di pesantezza alle gambe – Peggiora dopo una giornata in piedi o seduti a lungo.
Gonfiore alle caviglie e ai piedi – Dovuto al ristagno di liquidi, soprattutto nelle ore serali.
Dolore e crampi notturni – Un segnale tipico dell’insufficienza venosa.
Prurito e alterazioni della pelle – Secchezza, dermatiti o discromie possono essere segnali di una sofferenza venosa avanzata.
Ulcere venose – Nei casi più gravi, le vene varicose possono evolvere in vere e proprie ferite difficili da guarire.

Chi cura le vene varicose? Ecco cosa fare per una diagnosi corretta

Per una diagnosi corretta è fondamentale rivolgersi a uno specialista in chirurgia vascolare, che procederà con:
Visita medica approfondita, per valutare la storia clinica del paziente e i sintomi.
Ecocolordoppler, un esame indolore e non invasivo che permette di studiare il flusso sanguigno e individuare eventuali anomalie nel sistema venoso.

Questa valutazione è essenziale per stabilire il grado di insufficienza venosa e scegliere il trattamento più adatto.

Vene varicose rimedi e cure

Chi cura le vene varicose sa che le soluzioni variano a seconda della gravità del problema. Esistono metodi preventivi e trattamenti più invasivi che risolvono il problema in modo definitivo.

Terapie Conservative e Prevenzione

Per chi soffre di insufficienza venosa lieve o desidera prevenire l’aggravarsi della situazione, possono essere adottate alcune abitudini salutari:

Attività fisica regolare (camminata, nuoto, bicicletta) per stimolare la circolazione.
Evitare di stare seduti o in piedi troppo a lungo e fare piccoli movimenti con le gambe per favorire il ritorno venoso.
Uso di calze elastiche a compressione graduata, che aiutano a migliorare la circolazione e a ridurre i sintomi.
Mantenere un peso adeguato e seguire un’alimentazione ricca di fibre e povera di sale per evitare la ritenzione idrica.
Evitare tacchi alti e vestiti troppo stretti, che ostacolano il corretto flusso sanguigno.

Trattamenti Medici e Chirurgici

Quando le vene varicose diventano un problema più serio, si può ricorrere a diverse opzioni terapeutiche:

  • Scleroterapia – Procedura ambulatoriale che prevede l’iniezione di una sostanza nelle vene per chiuderle e farle riassorbire dall’organismo. Indicata per vene di piccolo e medio calibro.
  • Laser endovenoso e radiofrequenza – Tecniche mininvasive che, attraverso un raggio laser o onde di radiofrequenza, chiudono le vene malate dall’interno.
  • Flebectomia ambulatoriale – Piccola incisione attraverso cui vengono rimosse le vene varicose più evidenti.
  • Safenectomia – Intervento chirurgico più invasivo per rimuovere la vena safena, indicato nei casi più gravi.
  • Scleromousse– Consiste nell’iniezione, tramite un ago molto sottile, di una schiuma sclerotizzante che isola la varice dal flusso sanguigno, così da renderlo più fluido e scorrevole.

Chi cura le vene varicose? Il ruolo del chirurgo vascolare

Chi cura le vene varicose non è altro che il chirurgo vascolare. È la figura di riferimento per chi soffre di vene varicose e altre patologie del sistema circolatorio.

Le sue competenze includono:

  • Valutazione e diagnosi dell’insufficienza venosa
  • Prescrizione di terapie conservative e farmacologiche
  • Esecuzione di interventi mininvasivi e chirurgici
  • Monitoraggio post-trattamento per prevenire recidive

Se le vene varicose diventano dolorose, gonfie o causano problemi estetici significativi, è bene rivolgersi a un chirurgo vascolare per valutare la soluzione più adatta.

Le vene varicose non sono solo un fastidio estetico, ma possono influire sulla qualità della vita e portare a complicazioni se non trattate adeguatamente. Adottare uno stile di vita sano e rivolgersi a uno specialista per una diagnosi precoce è il modo migliore per gestire il problema.

Se hai dubbi o vuoi approfondire, parlane con un chirurgo vascolare: la salute delle tue gambe è importante!

Vene varicose come eliminarle? Chi cura le vene varicose a Milano, Verona e Catanzaro? Gli studi del Dottor Matteo Bossi: ecco perché sceglierlo

Chi cura le vene varicose al meglio e con le più avanzate terapie a Milano, Verona e Catanzaro è il dott. Matteo Bossi. Grazie alla sua vasta esperienza e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, ogni paziente riceve un trattamento personalizzato e altamente efficace.

Il Dottor Matteo Bossi è un chirurgo vascolare altamente qualificato con una solida esperienza nel trattamento delle varici degli arti inferiori. È attualmente Dirigente medico presso l’U.O. dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e membro attivo delle seguenti società:

  • Società Italiana di Chirurgia Vascolare
  • Società Europea di Chirurgia Vascolare
  • Società Italiana di Flebologia

Oltre alla sua pratica clinica, il Dottor Matteo Bossi è autore di numerose pubblicazioni accreditate su riviste scientifiche nazionali e internazionali, contribuendo all’avanzamento della chirurgia vascolare.

Stai cercando un dottore per la miglior soluzione per le varici degli arti inferiori a Milano, Verona e Catanzaro?
Scegli per la miglior soluzione per le varici degli arti inferiori con il dott. Matteo Bossi, e torna a vivere una vita attiva, senza paura di mostrarti!

Prenota adesso un consulto personalizzato e gratuito con il dott. Matteo Bossi.

Come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica?

Se ti stai chiedendo “come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica?”, è importante capire che queste medicazioni creano un ambiente ottimale per la guarigione. Mantengono umidità, favoriscono la rigenerazione dei tessuti e proteggono la zona da infezioni.

Tipologie di medicazioni avanzate e loro scopo

Come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica? Non esiste una sola medicazione adatta a tutte le ulcere. Il protocollo del medico valuta la ferita e il paziente per scegliere il materiale migliore:

  • Debridement: rimuove tessuti necrotici
  • Favorenti la granulazione: stimolano la formazione di nuovo tessuto
  • Antimicrobiche: gestiscono lesioni infette
  • Riepitelizzanti: proteggono la cute perilesionale

Affidandoti al dott. Matteo Bossi, esperto di chirurgia vascolare, potrai ricevere indicazioni precise su quale medicazione usare e come applicarla, nelle sue sedi a Milano, Vimodrone e Catanzaro.

Sintomi e cause delle ulcere cutanee

Le ulcere trofiche compaiono spesso sulle gambe e piedi a causa di:

  • insufficienza venosa
  • vita sedentaria o stile di vita scorretto
  • patologie come diabete o neuropatie
  • traumi o interventi chirurgici

I sintomi principali sono dolore, gonfiore, irritazioni ed edema. Riconoscerli subito aiuta a intervenire con medicazioni avanzate efficaci.

Come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica? Protocolli per l’applicazione sicura

Per applicare correttamente una medicazione avanzata:

  • pulisci e detriti la ferita se necessario
  • mantieni la zona umida e protetta
  • scegli materiali sterili, anallergici e flessibili
  • verifica regolarmente l’evoluzione senza rimuovere inutilmente la medicazione

Prenotando una visita con il dott. Matteo Bossi, potrai seguire un percorso personalizzato, sicuro e supervisionato da un chirurgo vascolare qualificato.

Diagnosi e valutazione professionale

Per iniziare un trattamento efficace, si usano strumenti diagnostici mirati:

  • mini doppler acustico per problemi venosi
  • test del monofilamento per la sensibilità dei piedi
  • indice caviglia-braccio per valutare l’arteriopatia periferica

Questi strumenti guidano la scelta della medicazione avanzata più adatta.

Come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica? Affidati a mani esperte

Il dott. Matteo Bossi, Dirigente medico presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e membro delle principali società di chirurgia vascolare e flebologia, è autore di pubblicazioni nazionali e internazionali.
Le sue sedi:

Prenota la tua visita e scopri il percorso più efficace per medicazioni avanzate su lesioni atrofiche. soluzioni all’avanguardia per una migliore qualità della vita sono anche nella tua regione, più vicine di quanto pensi.

Come applicare correttamente una medicazione avanzata su una lesione trofica

Dove posso trovare centri specializzati in laserterapia vicino a me?

Ti sei mai chiesto “dove posso trovare centri specializzati in laserterapia vicino a me?”? È una domanda comune per chi soffre di vene varicose, gonfiore alle gambe o dolori vascolari e cerca una soluzione moderna, efficace e mini-invasiva. La laserterapia è oggi una delle metodiche più evolute per curare questi disturbi, stimolando la guarigione naturale dei tessuti senza ricorrere alla chirurgia tradizionale.

Laserterapia per vene e varici: come funziona

La laserterapia agisce con estrema precisione sulla zona interessata, riducendo infiammazione, dolore e dilatazione venosa. Il raggio laser penetra nei tessuti con una luce calibrata che stimola il metabolismo cellulare e favorisce la rigenerazione vascolare.
Se desideri un trattamento sicuro e mirato, puoi affidarti al dott. Matteo Bossi, che riceve a:

  • IRCCS Ospedale San Raffaele, via Olgettina 60, Milano

  • Punto RAF, via Ottorino Respighi 2, Milano

  • V Medical – Diagnostica Martesana, via Padana Superiore, Vimodrone (Mi)

  • Ipazia Day Clinical Center, Caraffa di Catanzaro (CZ)

Dove posso trovare centri specializzati in laserterapia vicino a me per problemi circolatori

Molti disturbi vascolari derivano da predisposizione genetica, stili di vita sedentari o lunghi periodi in piedi. Le vene dilatate, se trascurate, possono peggiorare e causare dolore o senso di pesantezza. In questi casi, la laserterapia è un’opzione terapeutica eccellente: non richiede incisioni, riduce i tempi di recupero e garantisce risultati duraturi.
Prenotando una visita con il dott. Matteo Bossi, avrai accesso a tecnologie di ultima generazione e protocolli clinici personalizzati.

Le principali patologie trattate con la laserterapia

Oltre alle varici, il laser è efficace anche per:

  • angiomi e capillari visibili sulle gambe o sul viso;

  • ulcere e ferite difficili da guarire;

  • infiammazioni muscolo-tendinee e traumi locali.
    La luce del laser viene adattata alla profondità e al tipo di lesione, agendo in modo selettivo sull’emoglobina. Questa precisione consente di ottenere risultati visibili già dopo poche sedute.
    Scegliere il dott. Bossi significa affidarsi a una chirurgia vascolare d’eccellenza, con sedi moderne e personale altamente qualificato.

Dove posso trovare centri specializzati in laserterapia vicino a me per un trattamento sicuro e personalizzato

Prima di iniziare il percorso, è importante una diagnosi accurata. Alcune condizioni, come gravidanza o uso di farmaci fotosensibilizzanti, richiedono attenzione particolare. Nei centri del dott. Matteo Bossi ogni trattamento è calibrato sulle tue esigenze, garantendo sicurezza, comfort e risultati duraturi.
Il dott. Matteo Bossi è Dirigente medico presso l’U.O. dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro della Società Italiana di Chirurgia Vascolare, della Società Europea di Chirurgia Vascolare e della Società Italiana di Flebologia. È inoltre autore di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, riconosciuto come uno dei maggiori esperti nel trattamento laser delle varici degli arti inferiori.

Prenota ora una valutazione specialistica con il dott. Matteo Bossi a Milano, Verona o Catanzaro e riscopri la leggerezza di gambe sane e senza dolore.

Dove posso trovare centri specializzati in laserterapia vicino a me

Pesantezza alle gambe e caldo

Pesantezza alle gambe, un fastidio estivo molto comune con l’aumento delle temperature. Soprattutto in estate, molte persone lamentano gonfiore, formicolii e una sensazione di stanchezza persistente agli arti inferiori. Dopo esserci occupati di vene varicose, approfondiamo il problema rispetto all’estate, quando la situazione si… riscalda!

Se anche tu ne soffri, sappi che una diagnosi tempestiva può fare la differenza. Il dott. Matteo Bossi ti accoglie nelle sue sedi di Milano, Verona e Catanzaro per un controllo vascolare accurato.

Caldo e circolazione: ecco perché le gambe si gonfiano

Quando fa caldo, i vasi sanguigni si dilatano per disperdere calore. Questo meccanismo può però rallentare il ritorno venoso, causando pesantezza alle gambe e gonfiore. A lungo andare, questo può portare a problemi venosi più seri.

Non aspettare che il disagio aumenti. Prenota una visita con il dott. Matteo Bossi:

  • IRCCS Ospedale San Raffaele, via Olgettina 60, Milano
  • Punto RAF, via Ottorino Respighi 2, Milano
  • V Medical – Diagnostica Martesana, via Padana Superiore, Vimodrone (Mi)
  • Ipazia Day Clinical Center, Caraffa di Catanzaro (Catanzaro)

 Pesantezza alle gambe e I sintomi da tenere d’occhio

La pesantezza alle gambe spesso si accompagna a caviglie gonfie, dolore, prurito o vene evidenti sotto la pelle. I sintomi peggiorano di sera o dopo una giornata in piedi.

Non trascinarti queste problematiche senza far nulla, pensa a ritrovare una migliore qualità della vita, è possibile! Rivolgiti al dott. Matteo Bossi, esperto in chirurgia vascolare, per un’analisi personalizzata a Milano, Verona e Catanzaro.

Pesantezza alle gambe: chi è più a rischio?

Età, familiarità, sedentarietà e gravidanze sono fattori che aumentano il rischio di soffrire di pesantezza alle gambe. Anche il sovrappeso e lavori statici influiscono negativamente sulla salute venosa.

Se ti riconosci in uno di questi profili, prenota subito una consulenza specialistica negli studi del dott. Bossi, presenti a Milano, Verona e Catanzaro, per intervenire prima che la situazione peggiori.

Pesantezza alle gambe e i rimedi efficaci: le buone pratiche consigliate

Ci sono diversi modi per alleviare la pesantezza alle gambe. Tra i più utili: elevare le gambe a fine giornata, fare attività fisica regolare e indossare calze a compressione graduata. Anche bere molta acqua è fondamentale.

Per scoprire il rimedio giusto per te, affidati alla competenza del dott. Matteo Bossi: la tua salute vascolare è in ottime mani.

Il ruolo delle terapie mediche

Nei casi più avanzati, si può intervenire con trattamenti mininvasivi, laser o scleroterapia. Tutte soluzioni sicure e rapide, spesso eseguibili in ambulatorio. La pesantezza alle gambe non va sopportata: si può curare.

Approfitta della possibilità di effettuare una valutazione vascolare completa presso una delle sedi del dott. Bossi, anche a Catanzaro, dove riceve presso l’Ipazia Day Clinical Center.

Migliore chirurgia vascolare a Milano, Verona e Catanzaro: quando è il momento di una visita?

Una visita vascolare è indicata quando i sintomi si presentano con regolarità o tendono a peggiorare. La pesantezza alle gambe, soprattutto se cronica, è un segnale che non va ignorato.

Rivolgiti al dott. Matteo Bossi per un’anamnesi dettagliata e un piano terapeutico su misura, disponibile in tutte a Milano e Catanzaro.

La tua salute vascolare merita il meglio

Il dott. Matteo Bossi è un chirurgo vascolare altamente qualificato, con anni di esperienza nel trattamento delle varici e dei disturbi venosi degli arti inferiori. È Dirigente Medico presso l’U.O. di Chirurgia Vascolare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Fa parte della Società Italiana di Chirurgia Vascolare, della Società Europea di Chirurgia Vascolare e della Società Italiana di Flebologia.

In più, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali, contribuendo all’innovazione della chirurgia vascolare moderna. Per risolvere il problema della pesantezza alle gambe, scegli la qualità e la competenza. Prenota oggi una visita con il dott.Matteo Bossi a: 

  • IRCCS Ospedale San Raffaele, via Olgettina 60, Milano
  • Punto RAF, via Ottorino Respighi 2, Milano
  • V Medical – Diagnostica Martesana, via Padana Superiore, Vimodrone (Mi)

Ipazia Day Clinical Center, Caraffa di Catanzaro (Catanzaro)

Scleroterapia, cos’è? Scopriamolo con il dott. Matteo Bossi

Scleroterapia, cos’è? Il dott. Matteo Bossi ci spiega l’innovazione del laser per le tue gambe

Scleroterapia è sinonimo di avanguardia nei trattamenti degli inestetismi più comuni nelle donne: le vene varicose.

L’evidenza dei capillari, soprattutto sugli arti inferiori, è da sempre una delle più stringenti motivazioni per coloro che scelgono di rivolgersi ad un chirurgo vascolare.

Oltre il 30% delle donne in Italia ne soffre e con la calura estiva, sempre più anticipata e sempre più duratura, il problema diventa ancora più evidente e fastidioso.

La sclero terapia per le vene varicose: la soluzione ad un problema non solo estetico

La scleroterapia dei capillari, come soluzione efficace e mini-invasiva per le vene varicose, è la risposta ad una vera e propria patologia che non si ferma ai -seppur spiacevoli- inestetismi cutanei. Quei segni visibili sono il chiaro sintomo di una insufficienza circolatoria venosa. Oltre a capillari evidenti, però, i sintomi più comuni sono:

  • formicolio o prurito
  • pesantezza alle gambe, e conseguenti crampi notturni
  • gonfiore alle caviglie

Bisogna prestare moltissima attenzione, perché se non trattata in tempo, può cronicizzarsi dando luogo a criticità peggiori:

  • trombi, ossia coaguli di sangue
  • Flebiti
  • Ulcere da stasi, meglio note come lesioni cutanee

Grazie, dunque, alla scleroterapia, si ovvia ad un vero e proprio problema di salute. Come per tutto ciò che riguarda il nostro corpo, sarà determinante il tempismo non appena insorgono i primi sintomi. Rivolgersi subito ad uno specialista qualificato e affidabile è il primo passo per la guarigione. Ma su che cosa calibrare in maniera efficace e mirata la terapia?

  • Cause e grado della patologia
  • Estensione degli inestetismi

Insufficienza venosa: le probabili cause e tutti i trattamenti

La scleroterapia dev’essere sempre personalizzata, con una corretta ed esaustiva anamnesi preliminare del paziente.Quali sono le cause più comuni che conducono all’insufficienza venosa?

  • Obesità
  • Fumo
  • Sedentarietà e lunghi periodi di lavoro statico
  • Patologie posturali
  • Familiarità
  • Fattori ormonali in coincidenza di eventi quali pubertà o gravidanza

Scleroterapia, cos'è? Scopriamolo con il dott. Matteo Bossi

Quasi tutte le cause accertate hanno come criticità in comune il movimento. La camminata favorisce il corretto afflusso sanguigno. I muscoli del polpaccio, in questo modo, comprimono le vene garantendo il ritorno del sangue al cuore. 

I trattamenti contemplati nella scleroterapia si dimostrano un rimedio altamente efficace e minimamente invasivo a prescindere dalle cause, al fine di evitare poi conseguenze più acute. Tale metodologia terapeutica include:

  • Schiuma sclerosante endovenosa
  • Laser transcutaneo
  • Trattamento fotochimico

Scleroterapia con schiuma sclerosante endovenosa

Questa pratica di scleroterapia prevede l’utilizzo di un ago per l’introduzione di un liquido sclerosante in forma di schiuma. Il grande vantaggio di questa modalità è doppio: da una parte, il liquido schiumoso, così iniettato, permane più a lungo nelle pareti interne delle vene; dall’altro, la capacità di insistere più a lungo nei capillari, e più estesamente, permette di poter utilizzare una quantità contenuta di liquido.

Non meno importante, il liquido sclerosante schiumoso è visibile agli ultrasuoni ecografici. Ciò vuol dire che può essere monitorato durante tutto il suo percorso e la sua permanenza interna dal momento dell’inoculazione.

Scleroterapia con laser transcutaneo

La scleroterapia può essere praticata anche attraverso l’utilizzo di un raggio di luce a bassa energia che colpisce in modo selettivo le aree da curare. Questo trattamento, assolutamente non invasivo, induce l’ispessimento delle pareti venose, portandole alla chiusura permanente.

Scleroterapia attraverso trattamento fotochimico

Infine, la scleroterapia viene attuata anche con il trattamento fotochimico. Si tratta di una pratica “cross-over”, che sfrutta contemporaneamente la schiuma sclerosante e il potere fototermico del laser. Una doppia azione concentrata, ancora più risolutiva e rapida, che richiede, in media, da 2 a 4 sedute a cadenza di 15 giorni.

Naturalmente, ogni tipologia di trattamento deve essere sempre calibrata e concordata con il medico, previa visita specialistica.

Ecco quello che devi sapere prima iniziare la scleroterapia

Oltre alla fondamentale indicazione di rivolgersi sempre ad un professionista, ecco le tre semplici regole da seguire prima, durante e dopo la scleroterapia per una riuscita ottimale del percorso terapeutico:

  • Sottoporsi ad un ecocolordoppler per escludere patologie del circolo venoso profondo o della safena
  • Evitare il trattamento nei mesi più caldi, poiché l’esposizione ai raggi UV del sole potrebbe portare sui punti trattati delle pigmentazioni difficili da rimuovere
  • Per ottenere risultati migliori e duraturi, meglio indossare bendaggi o calze elastiche compressive nei giorni o anche nelle settimane a seguire. In questo modo si eviteranno anche gonfiori ed ematomi

Il tuo percorso di scleroterapia in mani sicure quali quelle del dottor Matteo Bossi

Per il tuo percorso di scleroterapia personalizzato, in sicurezza e dai risultati evidenti e duraturi, affidati all’esperienza e alla professionalità del dott. Matteo Bossi.

Dirigente medico presso l’U.O. dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, membro della Società Italiana di Chirurgia Vascolare, della Società Europea di Chirurgia Vascolare, e della Società Italiana di Flebologia, il dott. Bossi è anche autore di numerose pubblicazioni accreditate su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

Il dottor Matteo Bossi è presente con la scleroterapia su Milano in più strutture, Verona, e Catanzaro

Insieme alla sua equipe di professionisti, accompagna ogni giorno i suoi pazienti attraverso iter medici costruiti su misura per ottenere sempre il meglio con il minimo impatto.

Stai cercando un dottore a Milano, a Verona, o a Catanzaro per la Scleroterapia?

Scegli con il dott. Matteo Bossi il metodo di scleroterapia più adatto alle tue esigenze, e torna a vivere una vita attiva, senza paura di mostrarti!

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Vene Varicose: cosa sono e come prevenirle

La dilatazione delle vene superficiali degli arti inferiori è una condizione molto comune, soprattutto in estate, che interessa soprattutto la popolazione femminile.

Ma scopriamo insieme cosa sono le Varici?

Per varici degli arti inferiori si intende una dilatazione permanente, molto più evidente in stazione eretta, delle vene superficiali degli arti inferiori.
Molto spesso è interessata da questa malattia la vena grande safena che decorre sulla faccia interna delle cosce e delle gambe; molto spesso, sono dilatati anche i collaterali della vena. Sono una patologia molto frequente che colpisce una donna su tre ed un uomo su quattro. Le varici degli arti inferiori, da molti interpretate sostanzialmente come un inestetismo, rappresentano invece una vera e propria patologia (insufficienza venosa) che, se trascurata, può complicarsi anche in modo grave con flebiti, trombosi sino alla embolia polmonare.

Quali sono i sintomi delle Varici, quindi le Vene Varicose?

Le vene dilatate e danneggiate non permettono un normale ritorno del sangue verso il cuore, ciò provoca un fenomeno noto come “stasi venosa”. Questa condizione comporta sintomi che si aggravano con la stazione eretta prolungata e con il caldo. L’indicatore principale della insufficienza venosa da varici è la visibilità costante delle vene dilatate negli arti inferiori. In fasi iniziali le varici sono asintomatiche ma, con il passare del tempo, possono presentarsi i seguenti segni:

  • Gonfiore periferico
  • Pesantezza e senso di tensione delle gambe
  • Prurito alle gambe, soprattutto nella zona delle caviglie
  • Crampi e fitte alle gambe solitamente ad insorgenza notturna

Quali sono le cause delle varici?

Le varici si formano quando le vene non portano correttamente sangue al cuore e si realizza la tendenza al ristagno del sangue. Le vene delle gambe hanno l’ingrato compito di riportare il sangue dal distretto inferiore del corpo, contro la forza di gravità; per fare ciò sfruttano diversi meccanismi, come ad esempio la contrazione dei muscoli delle gambe, la spinta plantare della deambulazione e le valvole “a nido di rondine” presenti all’interno delle vene, valvole che impediscono la ricaduta del sangue verso il basso (reflusso). Quando questi meccanismi non si compiono correttamente il sangue ristagna e le vene si dilatano.

Advances in varicose vein treatment - Harvard Health
Va inoltre considerata la predisposizione genetica ed alcune circostanze particolarmente favorenti come i lavori che si svolgono stando fermi in piedi o seduti nella stessa posizione per lungo tempo, o anche alcune circostanze fisiologiche ma particolarmente “stressanti” per le vene come la gravidanza.

Le varici si possono prevenire?

Non potendo evitare la predisposizione genetica, si deve necessariamente agire su quelle cause potenzialmente modificabili. Diviene quindi importante evitare l’aumento di peso così come la vita particolarmente sedentaria o la prolungata esposizione a fonti di calore o al sole. Compatibilmente con la propria attività andrebbe evitata la posizione in piedi fermi protratta nel tempo e magari “aiutare” il ritorno venoso con l’utilizzo di una calza elastica (la cui compressione e misura deve essere definita dallo Specialista). In caso di gravidanza è opportuno effettuare controlli specifici soprattutto in caso di familiarità per varici (genitori) al fine di evidenziare in fase iniziale l’insorgenza di una insufficienza venosa che, se precocemente contrastata, può regredire dopo il parto.
Per la vita quotidiana sono da sconsigliare indumenti particolarmente aderenti o che possano creare “cingoli” al ginocchio o all’inguine e sono da preferire scarpe con tacco medio per non ostacolare i meccanismi “propulsivi” venosi della gamba.

Trattamenti per le varici

Il più importante concetto a questo riguardo è che le varici non sono tutte uguali e quindi che il trattamento deve essere suggerito sulla base di un accurato studio eseguito dallo Specialista. Presso Ipazia Day Clinical Center di Catanzaro è possibile sottoporsi ad una visita specialistica con il dott. Matteo Bossi, esperto in chirurgia vascolare. Il dott. Bossi effettuerà un ecocolordoppler al fine di individuare il trattamento ideale a seconda condizione di partenza del paziente.

Quali sono le terapie che possiamo intraprendere grazie al consulto del dott. Matteo Bossi?

– Terapia non chirurgica
La terapia elastocompressiva rappresenta uno dei capisaldi del trattamento dell’insufficienza venosa cronica. Il suo principio di azione consiste nell’applicare una pressione esterna che controbilancia le pressioni intravenose patologiche al fine di compensare l’ipertensione venosa da reflusso del sistema venoso (elastocompressione terapeutica). Stiamo parlando di gambaletti o collant con elastocompressione graduata, regolata da diverse classi di compressione a seconda dei millimetri di mercurio esercitati (mmHg). La pressione esercitata sarà più alta in basso e decrescente verso l’alto (radice del polpaccio o coscia) in modo da favorire il ritorno venoso verso il cuore.
I flebotonici sono sostanze che includono numerose molecole di origine soprattutto naturale con varie azioni sul sistema venoso come l’aumento del tono vasale, l’azione antiossidante, antiedemigena (riduzione della fragilità e permeabilità capillare) e la riduzione dell’infiammazione. Alcuni composti contengono la combinazione di due o più principi attivi che ne incrementano l’efficacia. Il loro utilizzo consigliato già negli stadi molto iniziali dell’insufficienza venosa, soprattutto quella caratterizzata dalle teleangectasie (“capillari”) come aiuto al quadro sintomatologico possibile. Ove presenti le varici con reflussi venosi più gravi, o in stadi ancora più avanzati, saranno necessari introdurre altri trattamenti di tipo chirurgico.

– Trattamento chirurgico
Il reflusso patologico lungo le safene, o nelle vene perforanti, con presenza di varici di grosso calibro rappresenta l’indicazione elettiva al trattamento chirurgico. Il trattamento ha due obiettivi: risolvere il reflusso patologico lungo la safena e rimuovere le varici a valle. Il reflusso patologico della grande e piccola safena si tratta attraverso numerose tecniche. Lo standard chirurgico ablativo lo stripping (rimozione) della vena grande safena e la legatura delle vene perforanti incontinenti: con questa tecnica si esegue anche la crossectomia, ovvero la legatura di tutte le collaterali safeniche affluenti, al fine di ridurre le recidive a medio e lungo termine. Lo stripping è considerato un intervento chirurgico poco invasivo, eseguito per lo più in day surgery o in setting ambulatoriale. È possibile un’anestesia loco-regionale o spinale. La deambulazione è immediata e la ripresa all’attività lavorativa è di circa 5-7 giorni. Le complicanze sono minime caratterizzate soprattutto da ematomi con risoluzione spontanea. Il reflusso safenico può essere oggigiorno curato senza la rimozione della safena ma obliterandola (chiudendola) dal suo interno. Tecniche endovascolari di obliterazioni della safena prevedono:

  • L’utilizzo di sonde che emanano calore (termoablazione laser e radiofrequenza);
  • La chiusura della vena con l’immissione di “colla” (cianoacrilato);
  • La scleroterapia con schiuma con o senza abrasione meccanica dell’intima della vena.

Per questo tipo di tecniche si utilizza per lo più un’anestesia locale più o meno estesa in regime ambulatoriale, con una ripresa all’attività lavorativa di 1-3 giorni. Le complicanze di questo tipo di tecnica sono minime, caratterizzate da possibili discromie cutanee, eritema reattivo ed ematomi. Una volta curato il reflusso safenico con una delle tecniche sopradescritte, infine la rimozione delle varici è possibile con delle flebectomie (incisioni cutanee minime e rimozione) o iniezioni di liquido sclerosante o “colla”. L’indicazione al trattamento della malattia varicosa deve tener conto principalmente del beneficio per il paziente dell’atto chirurgico, in relazione allo stadio della malattia e alle condizioni cliniche del paziente. È per questo necessario un consulto con uno specialista che valuterà, in base al grado della malattia, il trattamento più idoneo fatto su misura del paziente. Il dott. Matteo Bossi è specializzato nel trattamento di vene varicose e presso Ipazia Day Clinical Center riceve i suoi pazienti su appuntamento.

Il nostro esperto in chirurgia vascolare, valuterà la tecnica migliore in base alle esigenze specifiche del paziente, tenendo conto che non esiste una tecnica migliore dell’altra, ma la migliore per quel paziente in termini di complicanze immediate (poche per tutte le tecniche) e soprattutto di recidive della patologia a distanza. Una elastocompressione più blanda (elastocompressione preventiva) è auspicabile anche dopo il trattamento per diminuire il rischio di recidive. Per tutte queste ragioni, è sempre bene ricordarsi dell’importanza di sottoporsi ad una visita specialistica di controllo con un eco-color doppler per monitorare il nostro sistema venoso.

Quali sono le possibili complicanze delle vene varicose?

La complicanza più frequente delle varici è rappresentata dalle flebiti. Queste sono provocate dall’ infiammazione della vena superficiale che diventa dolente ed è coperta da cute arrossata. Normalmente le flebiti, se sono localizzate solo alle vene superficiali e non interessano il circolo venoso profondo, non comportano conseguenza gravi ma, se si ripetono nel tempo, possono provocare grande disagio al paziente. Diversa, ma spesso confusa con la flebite, è la trombosi venosa: in questo caso si formano coaguli di sangue all’interno delle vene che divengono dure al tatto e dolenti. Spesso le trombosi insorgono su vene varicose, già di per sé predisposte alla formazione di coaguli a causa della stasi di sangue. La trombosi della safena o di gavoccioli varicosi può anche evolvere e progredire coinvolgendo il circolo venoso profondo, determinando un importante incremento dell’edema, del senso di peso e del dolore all’arto inferiore.
L’insufficienza delle vene superficiali può, se non curata chirurgicamente o mediante calza elastica idonea, provocare una progressiva sofferenza della pelle, soprattutto a livello del malleolo interno. Questa si caratterizza per la comparsa di colorito scuro ed assottigliamento progressivo della pelle stessa (discromia e distrofia cutanea).  Nei casi più gravi si possono presentare delle ulcere cutanee (ulcere flebostatiche) che hanno grande difficoltà alla guarigione.

In che modo possiamo scongiurare le complicazioni delle vene varicose?

Sicuramente intervenendo in maniera repentinamente e sottoponendosi a controlli periodici. Prenota la tua visita di controllo con il dott. Matteo Bossi